Il ginocchio del cane, come del resto il nostro, è costituito da tre ossa – femore, tibia e rotula - mantenute in posizione corretta da un complesso sistema di muscoli, tendini e legamenti. Tra questi ultimi rivestono un’importanza funzionale due legamenti detti crociati, così chiamati per il loro andamento, fondamentali poiché stabilizzano saldamente il ginocchio. La rottura totale o parziale, soprattutto del legamento crociato anteriore, interessa moltissimi cani e può manifestarsi a tutte le età anche se esistono in verità fattori predisponenti quali la razza, gli appiombi, i malallineamenti degli arti posteriori, il sovrappeso etc.
I traumi acuti, come ad esempio, un salto, un improvviso cambio di direzione o una brusca frenata, sono sicuramente una possibile causa di danno, ma nel cane, a differenza dell’uomo, non è la più frequente. E’ infatti molto più probabile che la rottura del crociato anteriore sia il risultato di alterazioni degenerative a carico delle fibre stesse che lo compongono.
L’instabilità dell’articolazione che si crea in seguito alla rottura determina la comparsa di grave zoppia (il cane tiene l’arto quasi completamente sollevato o lo appoggia solo in punta) ed induce nel tempo sempre alterazioni di natura artrosica con progressive degenerazioni delle cartilagini, comparsa di manifestazioni dolorose e zoppie invalidanti.
Questi segni sono facilmente identificabile dal proprietario dell’animale che potrà così decidere di sottoporlo a visita ortopedica (durante la quale verrà effettuata una manovra particolare detta “prova del cassetto e/o della compressione tibiale”, che se positiva è prettamente indicativa della specifica patologia) ed eventualmente accertamenti specifici con valutazioni strumentali (radiografie, risonanza magnetica ed artroscopia) per poter dimostrare con certezza il danno in essere.
Esistono numerose tecniche chirurgiche che vengono utilizzate per la stabilizzazione di un ginocchio che vanno dalla sostituzione del legamento rotto con materiale sintetico o naturale fino alla modificazione anatomica e biomeccanica della parte mediante rotazione di una parte di osso della tibia.
Tipo e tempistiche di intervento:
Tra le metodiche di intervento più efficaci ci sono: