Per criptorchidismo si intende un’incompleta discesa di uno (monorchidismo) o entrambi i testicoli nella loro sede naturale rappresentata dallo scroto.
Nella specie canina il posizionamento naturale e definitivo avviene nei primi giorni di vita e comunque entro i primi due mesi al di là dei quali la patologia viene confermata. Non manca però qualche rara eccezione di discesa dei testicoli in età più avanzata. Il testicolo ‘mancante’ dovrà essere ricercato attentamente dal veterinario il quale potrà localizzarlo nella zona inguinale o addirittura, mediante l’ausilio di un’ecografia, in sede addominale accanto ad altri organi quali il colon e la vescica.
Si tratta di una patologia a carattere ereditario quindi è sconsigliabile fare accoppiare il cane (trasmissione di cuccioli anch’essi portatori del gene o del problema); anche con un solo testicolo l’animale è fertile.
Non esiste un trattamento medico che garantisca la discesa dei testicoli e anche un riposizionamento chirurgico dello stesso nello scroto non è da considerarsi una procedura corretta eticamente per quanto precedentemente detto.
In ultimo, ma non in ordine di importanza, dobbiamo ricordare la pericolosità del testicolo ritenuto, infatti il rischio che questa ghiandola vada incontro a neoplasie è di circa dieci volte superiore rispetto ad un cane con il testicolo in sede naturale.
Per tutti questi motivi risulta di vitale importanza intervenire con l’asportazione chirurgica del testicolo/i ritenuto/i in modo da evitare tutta quella serie di problematiche che porta, quasi inevitabilmente, con sé.
A scopo informativo aggiungo inoltre che le razze canine potenzialmente interessate a questa patologia sono tantissime con un’incidenza media di circa il 10% e con una maggiore frequenza nei soggetti di razza pura.